il gioco preferito di noi bimbi:
distruggere, buttare giù le costruzioni di cubetti, qui le lettere fan tutto da sole e si auto-distruggono, per similitudine

piccolo esperimento sull’interazione fra video e musica:
stesso video ma con tutt’altra colonna sonora

RR costruisce con le sue mani – in realtà una sola, quella del mouse – una piccola casa al mare, in alto sulle tranquille colline di Blenderville,
nasce tutta intorno al pianoforte, su cui RR improvvisa fino a sera “peacefully“

tentativo insano di controllare il tempo di questo 2020 bisesto, orologiostre e giostrorologi sincronizzati sui minuti/istanti ma che segnano da una a 11 ore/attimi

nella Scuola di Musica di RR c’è un piano-giocattolo, il domino è un gioco facilmente associabile alla scala cromatica, ma qui si va oltre..

i Maestri della Scuola di Musica che RR frequenta da una vita non parlano mai e molto raramente danno testi o spartiti da studiare, semplicemente suonano e lasciano che la loro Arte ti porti là dove non saresti mai arrivato..

RR improvvisa su 2 scale cromatiche sovrapposte, ascendente e discendente

produzione dal nulla di uova pasquali,
per noi bimbi che amiamo un po’ il cioccolato e tanto i macchinari diabolici

7 coppie di Cose femmina e Cosi maschio, 
Essa e Esso, Esse e Essi,
negazioni della declinazione di genere neutro,
combacianti e compenetranti

Parigi, là fuori c’è Tinguely, qui RR espone questo domino meccanico dai movimenti complessi,
a formare un gigantesco (13×7 mt) carillon esatonale,
come altri non è un cartoon ma una simulazione fisica su oggetti tridimensionali:
c’è solo un motore che fa girare la ruota, gli altri oggetti si muovono secondo le leggi di fisica e gravità, in base a massa e posizionamento
qui con colonna sonora molto (molto) lontanamente debussyana..

macchina inutile e inaudita (letterale) formata da 12 anarchici orologi a cucù di cui uno divide il tempo in 12 ore, l’altro in 11 e così via fino ad un’ora sola, suonando le relative 12 note
molto matematico (foglione excel per l’animazione, equazioni e proporzioni per la colonna sonora), genera una musica rigorosamente dodecafonica e poliritmica

OttO: palindromo e bifronte, con due Iniziali e due Finali, come la matita rosso-blu delle vecchie maestre e la sigla ,
OttO volante, aereo-scultura per il parco giochi di Cape Canaveral, fai un giro sull’aero-matita, ammira i matitaerei e il curioso vermatita!

dondolo piano, proprio come slow swing,
e la realtà non è mai come sembra..

i 12 piccoli alieni componenti l’equipaggio della piattaforma spaziale ogni mattina si ricompongono per la giornata..
colonna sonora improvvisata con il naso all’insù, come all’epoca del muto

musica aleatoria, tridecafonica (12 note + do all’8va, RR – Schonberg 13:12)
ho appeso i tasti e li ho fatti dondolare – aleatoriamente, non a casaccio! – ogni nota suona passando per la verticale, il risultato di anni e anni di studi armonici.. buttato!

esercizio di meditazione: concentrarsi su un tasto e la sua nota, ripetere 13 volte prima, dopo e durante i pasti (utile almeno per conoscere le diverse forme dei tasti)

versione 3 sul medesimo concetto, performance para-aleatoria, resa ripetibile grazie al macchinario misterioso progettato da Leo,
lavoro accurato di sincronia dei suoni